Perché misurare la qualità dell’aria compressa?
E’ essenziale controllare la qualità dell'aria compressa nei processi di produzione, soprattutto quando entra in contatto diretto o indiretto con il prodotto o l'imballaggio: l’aria compressa in uscita dal compressore, infatti, contiene sempre inquinanti come polveri, microorganismi, idrocarburi (es. MOSH e MOAH), umidità. Se non opportunamente monitorata e trattata, può contaminare il processo e il prodotto.

Cosa bisogna misurare?
La norma ISO 8573-1:2010 definisce i tre principali contaminanti dell’aria compressa, ovvero:

• Particolato solido
• Acqua (punto di rugiada in pressione)
• Olio e vapore d’olio residuo

e stabilisce le classi di qualità dell’aria compressa (da 0 a 6) in base al contenuto di tali contaminanti.

A chi è rivolto l’audit?
La verifica della qualità dell'aria compressa secondo la norma ISO 8573-1 è particolarmente raccomandata per le aziende alimentari, farmaceutiche, elettroniche, di packaging e verniciatura industriale, dove è fondamentale ridurre i rischi di contaminazione.

Gli standard internazionali come ISO 22000, BRC o IFS, ad esempio, raccomandano di monitorare e trattare l’aria compressa affinché non rappresenti un fattore contaminante.

Come si svolge l’audit?
I tecnici esperti di BEKO TECHNOLOGIES misurano con precisione i valori dei contaminanti direttamente sul flusso d’aria compressa del vostro impianto, utilizzando strumenti certificati e regolarmente calibrati.

Dopo l’audit, viene fornito un report completo con i valori rilevati, la classe di qualità secondo ISO 8573-1 e le eventuali raccomandazioni per raggiungere la classe di qualità adeguata alla vostra applicazione.

I vantaggi

• Garantire la qualità del prodotto
• Evitare danni alla produzione e ai macchinari
• Controllare l’efficacia del trattamento dell'aria compressa
• Dimostrare e documentare la qualità per certificazioni quali ad esempio ISO 22000, BRC, IFS

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